La previdenza integrativa
E’ già stato affrontato il tema della Previdenza Integrativa?
Non importa che venga fatto, perchè, sebbene non siano tanti anni che è stata introdotta, i tempi corrono ed è già fuori luogo. Infatti la previdenza è passata da integrativa a complementare, cioè si è trasformata da strumento che andava ad aumentare qualcosa di per sé già solido, a fattore sempre più necessario per complementare quei fabbisogni che in età matura cercheremo di soddisfare. La previdenza complementare è un pilastro fondamentale nella pianificazione finanziaria. E’ un valido aiuto per mantenere, una volta in pensione, un tenore di vita simile a quello che si è avuto durante l’attività lavorativa.
Tutti i dipendenti, con minore o maggiore anzianità lavorativa, possono trarre benefici dall’adesione a un fondo pensione.
Chi aderisce può:
- dedurre dall’imponibile IRPEF i contributi versati al fondo pensione fino a un massimo di 5.164,57 euro. Per i dipendenti pubblici i contributi sono deducibili entro il limite più basso tra: il 12% del reddito complessivo; due volte la quota di TFR destinata alla previdenza complementare o 5.164,57 euro;
- beneficiare da parte del proprio datore di lavoro del versamento contributivo mensile previsto dalla contrattazione collettiva per chi aderisce a un fondo negoziale(Fonchim, Cometa, Fopen);
- ottenere un rendimento superiore rispetto a quello stabilito per legge per il TFR;
- richiedere l’anticipazione su quanto maturato presso la forma pensionistica complementare per sostenere spese: sanitarie (interventi straordinari e terapie), per l’acquisto della prima casa per sé o per i figli e infine per le ristrutturazioni.
Prima di addentrarsi in eventuali scenari possibili futuri è indispensabile prendere consapevolezza della propria situazione attuale con la nostra posizione professionale. Come fare?
Sei un dipendente del settore privato? Riceverai la busta arancione da parte dell’INPS, ovvero un documento predisposto dall’Istituto che ti consentirà di capire e stimare fin d’ora di quanto sarà il tuo assegno pensione futuro sulla base dei dati in possesso dell’INPS.
Sei un dipendente del settore pubblico? Riceverai l’estratto conto contributivo e la stima dell’assegno pensionistico allegato al cedolino dello stipendio.
Se invece sei un lavoratori autonomo titolare di Partita IVA? In questo caso non riceverai la busta arancione, ma potrai utilizzare il servizio La Mia Pensione INPS al fine di calcolare l’assegno pensionistico futuro. Per accedere al servizio che ti permetterà di stimare di quanto sarà la pensione che riceverai alla fine dell’attività lavorativa devi essere in possesso del pin INPS che puoi richiedere dal sito INPS >> https://serviziweb2.inps.it/RichiestaPin/jsp/menu.jsp
Successivamente ad aver preso consapevolezza della propria situazione attuale, sarà possibile valutare le corrette soluzioni una volta stabiliti i propri obiettivi. E’ fondamentale pensare oggi al proprio futuro